giovedì 26 novembre 2015

Di eroine un po’-p-orcelle




E se le cose fossero andate in modo diverso?
Se le eroine della letteratura avessero scelto di seguire 
il loro coté pop porno?
In my first book ho rivisitato storie a tutti note...

Troverete Emma Bovary, Lizzy Bennet, 
la cara Lucia Mondella e Penelope, sposa di Ulisse.
Qui ci occupiamo di Giulietta Capuleti.

O Romeo Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega il tuo nome…
E senti il canto dell’allodola, no era la civetta, no l’allodola, 
oh porca miseria è già l’alba e via così... 
E non parliamo poi del duplice suicidio. 
No no no, basta con quei balletti mattutini 
(vai via no non vado, sì è ora, un bacio e poi parto, no resta, mi sa che invece scappo, sì è meglio, però un po’ mi fermo) e balconi e Frati Lorenzi 
che danno pozioni simil mortali. 
La Giulietta pop porno lascia il Montecchi al suo destino 
e si infratta con la nutrice. 
Perché parliamone, della nutrice. 
Lei gli uomini li conosce, e li evita. 
E se Giulietta “ha succhiato il senno dalle sue tette”, 
potrebbe anche trastullarsi altrimenti, con le tette della sua complice.
Anziché metterla a vegliare sulle sue notti con il giovincello, potrebbe chiederle qualche lezioncina di sesso come si conviene domandare a una Mistress. 

Del senno chi se ne importa, in questi casi.

Le illustrazioni sono sempre, tutte, della bravissima Elena Triolo - Carote e Cannella.

Nessun commento:

Posta un commento